Ipermoderni, ibridati, colonizzati
L’era della modernità è finita, quella della postmodernità non è mai progredita, forse perché silenziosamente si è affermata. Oggi siamo tutti diventati ipermoderni. Lo siamo diventati grazie alla tecnologia che rende tutto possibile, che ha sposato la tecno-scienza (scaduta ormai in scientismo) come strumento di dominio del mondo, che ci permette di sognare l’accelerazione e la fuga in avanti, la potenza e la leggerezza dell’essere, proprio quando dovremmo praticare, come esseri umani, la lentezza, la pazienza, la resistenza, l’approfondimento, in generale una riflessione allargata, meditata e critica sul nostro essere e stare in questo mondo ipertecnologico e sempre meno umano.
Alla ricerca della propria voce
Tutti bravi a scrivere post, me compreso, tutti bravi a costruire narrazioni online, ma forse non ci accorgiamo di essere diventati sempre più afoni, senza voce, senza qualcosa da dire, da raccontare.
What kind of ethics does artificial intelligence demand? And are we even having the same conversation?
Un contributo su intelligenza artificiale e etica, mettendo a confronto due autori che sul tema hanno scritto: Luciano Floridi e Katherine Hayles.
Google AI Overviews, crollo dei click e Stultiferanavis
I motori di ricerca, per come li abbiamo conosciuti fino all'avvento e all'uso massificato delle IA generative, sono morti. Non solo per i nuovi modelli di business che stanno nascendo, ma anche per comportamenti sempre più diffusi di utenti più interessati alla soluzione che a continuare la ricerca. Una testimonianza di questo viene dall'attivazione di Google AI Overviews sul suo motore di ricerca. I click sui link si sono dimezzati con effetti su tutti coloro che introeno al motore di ricerca avevano costruito il loro guadagno e successo. Sorge la domanda: come mai gli accessi a questo progetto continuano a crescer, pur dentro un crollo di traffico organico? La risposta non è facile, tutti sono invitati a fornirne una.
Più dell'intelligenza artificiale a far paura oggi sono le moltitudini
Ho sempre considerato il libro di Elias Canetti, MASSA E POTERE, una delle mie bibbie. I termini MASSA, MOLTITUDINE, FOLLA, GREGGE, ORDA, BRANCO, ecc. mi hanno sempre intellettualmente intrigato.
Lego ergo sum: leggo, dunque sono
Ogni libro che leggiamo ci cambia, ogni interpretazione ci modifica. Non siamo gli stessi dopo aver letto un testo significativo: le parole degli altri diventano parte del nostro tessuto mentale, modificano la nostra comprensione, espandono i nostri orizzonti.
L'umanità perduta
"I crimini peggiori sono stati osati da pochi, voluti da molti e tollerati da tutti" (Tacito).
Carthago Delenda Est - Poesie di Iago Sannino
Corre, corre l’uomo libero inseguito da una moltitudine di persone con il telefonino incollato alle mani, ora modificate da un’estroflessione della pelle, in una sorta di guanto cibernetico. Inveiscono contro di lui, l’unico che ha rifiutato questa moderna tirannofonia. Nella borsa porta delle penne, un libro e molti fogli. Rarità messe al bando dalla società dell’immagine. Ora è in salvo, nel bosco gli elettronauti non entrano, rischiano la morte solo avvicinandosi agli alberi. E allora lì rimane, tra il verme e il falco, troverà il giusto riposo, fino alla prossima fuga e così inizia a scrivere…
L’arte di essere gentili
Una parola chiave è la consapevolezza, perché senza questa qualità non c’è gentilezza. . La consapevolezza non la si può insegnare, diventa una scelta di vita che crea, e costruisce nell’autoconsapevolezza e genera nell’etero consapevolezza il proprio modo di rapportarsi con il mondo. Senza attenzione, senza presenza non può esserci consapevolezza e l’attenzione va allenata .
Oltre il gregge: una narrazione umanista digitale sulla libertà e la volontà di potenza in Nietzsche
Nel vasto scenario della nostra epoca iperconnessa, in cui la rete domina l’esperienza quotidiana e la pressione sociale si insinua spesso come un’ombra silenziosa, emerge con forza il richiamo di un antico eppure eternamente attuale pensiero: quello di Friedrich Nietzsche sulla mentalità del gregge e la volontà di potenza.
L'archeoastronomia della comunicazione: dalla sapienza celeste alla resistenza organizzativa
In un mondo che ha delegato alle macchine la capacità di riconoscere i pattern, recuperare l'antica saggezza astronomica nella comunicazione e nell'organizzazione del lavoro diventa un atto di resistenza antropologica. La follia di chi rallenta in un'epoca di accelerazione.
Through the looking glass. Birth of modern political rationality.
Un viaggio interminabile dentro la razionalità politica nella storia. Un viaggio che Nicole Morgan non compie da sola ma in buona compagnia. Viaggiano con lei Kant e Hegel, Husserl e Heidegger, Horkeimer e Habermas, Cartesio, Hume e Bentham, Tommaso Moro e Macchiavelli, Cicerone, Platone e Aristotele, Pico della Mirandola, Lacan e Bachelard, e molti molti altri. Un testo lungo, scritto alcuni anni fa, ma sempre utile per riflettere sull'evoluzione del genere umano, in un periodo che sta mettendo in crisi non soltanto il nostro essere razionali, ma anche in dubbio la nostra stessa esistenza sulla Terra. La sesta estinzione per alcuni studiosi è già in corso e a poco servirà la razionalità, ancora meno quella politica che oggi tanto difetta, per salvarci dal disastro. Per comprendere il viaggio di Nicole Morgan bisogna però prestare attenzione allo "specchio", una parola e un concetto ricorrenti, ma questo lo dovete scoprire leggendo. Su tutto bisogna che tutti comprendiamo, nell'era della tecno-scienza che la scienza, che oggi si è fatta sempre più scientismo, senza coscienza è solo la rovina dell'anima.
Etiam capillus unus habet umbram suam. (Anche un singolo capello ha la sua ombra.)
Non ho mai capito se l’invidia sia davvero un’emozione o piuttosto un pensiero con pretese metafisiche. Essa non si accontenta di dolere, vuole spiegare, interpretare, insinuare un ordine delle cose in cui tutto – soprattutto il nostro malessere – abbia una ragione. E quella ragione, naturalmente, non siamo noi. Siamo stati danneggiati. Qualcun altro ha avuto ciò che, per una geometria astrale o per tacito accordo universale, spettava a noi. L’invidia è l’irruzione del destino in una casella sbagliata. È la percezione che il mondo, quel mondo che pur non ci era mai stato amico, ora si prenda pure gioco di noi.
La biblioteca come rifugio
In un mondo fake perchè pieno di fake, i rifugi nei quali trovare consolazione sono rimasti pochi. Uno di questi è la biblioteca, un luogo nel quale, chi ne possiede una, può ritirarsi e, chiusa la porta e staccato il cellulare, può ricongiungersi con sè stesso, attraverso i libri, le storie, e i racconti in essi contenuti, ricercare verità e testimonianze nel passato, verificare quanto siano false e manipolatorie che circolano nelle narrazioni dominanti, provare a capire se e quanto sia possibile dare un contributo personale, scrivendo storie, racconti, libri. Non per sè ma per ascoltare il proprio cuore e nutrire la mente, per dare speranza a una umanità che la speranza ha ormai perso da tempo, per suggerire temi e spunti per conversazioni che possano portare lo scambio dai mondi virtuali e vuoti della rete a quelli incarnati nei quali si ritorni a guardarsi negli occhi, a scrutare i volti e a parlarsi, anche con il proprio corpo.
Quello che resta quando il progetto finisce
Nei progetti complessi, la conoscenza spesso si disperde prima ancora di consolidarsi. Questo articolo nasce da un'esperienza sul campo: osservare come si lavora, come si dimentica, come si scrive (o non si scrive) ciò che dovrebbe restare. Non è una teoria sulla documentazione, né una guida tecnica. È una riflessione su ciò che rimane — e su ciò che andrebbe custodito con più attenzione.
A contracorriente La prestamista
A contracorriente, la historia tantas veces escuchada, revivida y así narrada. En tiempos de frenéticos preparativos de guerras a mayor escala, se articula un contrapunto a las maquinaciones y designios de los poderosos, perfectamente en sintonía con los sentimientos y las necesidades de la gente común.
Pensare il tempo
C'è un momento, nella giornata di ogni sviluppatore, project manager o consulente, in cui si ferma davanti al monitor e si chiede: "Quanto tempo ci vorrà davvero per completare questo task?" È un istante di vulnerabilità professionale, dove l'esperienza incontra l'incertezza, dove la metodologia si scontra con la realtà imprevedibile del lavoro umano. Quei numeri che abbiamo imparato a chiamare "story points" promettono di risolvere questo dilemma, di trasformare il caos della creatività in sequenze ordinate e prevedibili. Ma cosa accade quando la promessa non mantiene la realtà?
Oh, i giornalisti! Sull'orlo del giornalismo-non-giornalismo
Si assiste allo scivolamento dal 'giornalismo' al 'giornalismo-non-giornalismo'. Dal 'giornalismo' come esercizio critico indipendente, come servizio ai cittadini e antidoto alla propaganda, al 'giornalismo-non-giornalismo': usare l'essere giornalisti per fare qualcosa di diverso dal giornalismo: storytelling commerciale, consulenze, docenze, libri lontanissimi dall'essere saggi meditati, esibizioni televisive con bretelle in vista... L'informazione relativa all'Intelligenza Artificiale è il oggi campo privilegiato d'azione di 'giornalisti-non-giornalisti'. Cantano l'entusiasmo per la rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo. Naturalmente sostengono di non dimenticare i lati oscuri dell'AI. Ma ciò che veramente sembra interessare loro è il business dell'AI, l'AI come business.
There is no second Europe (Non esiste una seconda Europa)
The world is not divided between Global North and South, nor in a cold war between US and China. These are outdated maps. Today, the world is fragmenting into four distinct ideological regimes—each battling to define our future.
Oltre il controllo
Un saggio critico che ripensa il project management alla luce delle trasformazioni della conoscenza, integrando approcci filosofici, epistemologie non occidentali e nuove pratiche organizzative.
Comprendere. Non temere.
Non basta usare l’intelligenza artificiale. Dobbiamo comprenderla, per affrontarne le implicazioni sociali, etiche ed economiche. Oggi l’IA è molto più di ChatGPT: è una trasformazione radicale che ci chiama alla responsabilità collettiva.
Abbracciare il cambiamento di opinione come segno di maturità, non di debolezza.
Il miglioramento continuo promesso dal Kaizen si scontra spesso con i meccanismi psicologici di auto-inganno. Integrando la filosofia giapponese della crescita incrementale con la ricerca occidentale sulla dissonanza cognitiva, emerge un approccio più maturo all'autenticità personale e professionale.
The death of the ethical leadeship
The spectacular destruction of the Trump-Musk alliance is tearing away the final veneer of dignity from American leadership, exposing a grotesque theater of pathological narcissism that threatens the very foundations of democratic governance. This is not merely a political feud—it is the public autopsy of moral leadership in the modern era.