𝐋𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨n𝐞: 𝐔𝐦𝐚n𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐃𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐞 - 𝐔n𝐞n𝐝𝐨 𝐒𝐜𝐢𝐞n𝐳𝐚, 𝐓𝐞𝐜n𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐞𝐝 𝐄𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐬𝐢𝐭𝐨 : 𝐮𝐦𝐚n𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐞.𝐢n𝐟𝐨 Sono un esperto di tecnologia, ma non solo. Credo fermamente che la tecnologia debba servire l’umanità, migliorare la nostra vita, e non essere un fine a sé stessa o essere assoggettata a obiettivi manipolatori1. Questa è la mia missione: promuovere l’umanesimo digitale. L’umanesimo digitale è un concetto che unisce quattro ambiti strettamente collegati: l’umanesimo, la scienza, la tecnologia e l’etica. È un matrimonio che deve avvenire, per un cambiamento consapevole. Il libro “Umanesimo digitale”, scritto da Julian Nida-Rümelin e Nathalie Weidenfeld, esplora questo concetto in profondità. Ripercorrono la storia dell’umanità, creando un ponte tra la riflessione filosofica, il cinema, la letteratura, le scienze naturali e le tecnologie informatiche. Il loro obiettivo è definire il futuro del mondo hi-tech, un futuro in cui l’umanità e l’etica sono al centro, in contrasto con l’ideologia della Silicon Valley che pone la sola tecnologia al centro. Credo che l’essere umano e la tecnologia non debbano più essere due campi nettamente distinti. Il progresso tecnologico deve tenere conto delle persone, dal momento che lo scopo della tecnologia è proprio quello di migliorare la vita di ogni individuo. E con il digitale sempre più integrato nelle nostre esistenze, è necessario ridefinire un’etica che permetta una sana e proficua convivenza tra esseri umani e mondo tecnologico e scientifico. La cultura umanistica deve essere al centro della tecnologia e della scienza1. Come ha spiegato Davide Bennato, docente di Sociologia dei media digitali all’Università di Catania, la tecnologia senza cultura umanistica non è nulla1. Questa è la nuova sfida che dobbiamo accettare per un cambiamento profondo e radicale. In conclusione, la mia missione è promuovere l’umanesimo digitale, unendo scienza, tecnologia ed etica. Voglio lavorare per un futuro in cui la tecnologia serve l’umanità, migliorando la nostra vita, e non è un fine a sé stessa. Questa è la mia missione. Questo è l’umanesimo digitale.

L’eredità di Bergoglio: l’uomo al centro, anche nell’era dell’Intelligenza Artificiale

Se c’è una frase che mi ha folgorato negli ultimi anni, mentre cercavo di conciliare il mio amore per la tecnologia con la mia ossessione per un futuro più umano, è stata quella di Bergoglio al G7: “𝑳’𝒖𝒐𝒎𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒅𝒊𝒗𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒄𝒊𝒃𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒂𝒍𝒈𝒐𝒓𝒊𝒕𝒎𝒊”. Oggi, mentre il mondo piange la sua scomparsa, voglio ricordarlo così: come il Papa dell’Innovazione, il primo Pontefice tech-aware che ha osato mettere in guardia i potenti sull’IA con la stessa urgenza con cui parlava di povertà e guerre.