(omnia mea mecum porto)
Tyresia, simbolo di visione e trasformazione, ispira il mio approccio al project management: vedere oltre l’apparenza, unendo metodo e intuizione. Con oltre 30 anni di esperienza, ho iniziato nell’Aeronautica Militare Italiana, dove ho imparato a gestire risorse e team in contesti complessi.
Applicando metodologie Agile e Kaizen, mi dedico all’ottimizzazione dei processi. Appassionato di archeoastronomia ed epistemologia, esploro la sinergia tra filosofia e gestione dei progetti, guidato dal motto “omnia mea mecum porto”: il vero valore risiede nell’esperienza e nella conoscenza che portiamo con noi.
Il paradosso del cambiamento: Agile come l’“eterno ritorno” di Nietzsche
Le metodologie Agile e Scrum hanno rivoluzionato la gestione dei progetti, soprattutto in ambito software, proponendo un modello basato sull’adattabilità e sul cambiamento continuo. Tuttavia, da una prospettiva filosofica ed epistemologica, questi metodi lasciano emergere una serie di interrogativi profondi.
Dall’invidia al momento presente: filosofia e intelligenza emotiva sul lavoro
La vita, con tutte le sue imperfezioni, è una continua ricerca di significato. E in questo viaggio, anche un’emozione come l’invidia o una tempesta inaspettata possono guidarci verso una maggiore consapevolezza e una serenità più profonda.
Imparando dalle piante
“Il mondo vegetale, descritto da Stefano Mancuso come una rete decentralizzata e collaborativa, si rivela essere un modello perfetto per i team Agile. In un progetto software, infatti, non c’è un’unica entità che prende tutte le decisioni: ogni membro del team, dal Product Owner agli sviluppatori, contribuisce attivamente, in una sorta di intelligenza collettiva.”
Sette modi di pensare al pensiero: una riflessione filosofica ed epistemologica
L’arte di pensare è una delle caratteristiche più distintive dell’essere umano, ma al tempo stesso una delle più complesse. Riflettere sul pensiero significa affrontare una duplice sfida: capire come formuliamo idee, decisioni e strategie, e comprendere i limiti e le distorsioni insite nel nostro modo di ragionare. Questo articolo, ispirato sia alla pratica manageriale sia alla tradizione filosofica, esplora sette elementi fondamentali del pensiero, connettendoli a riflessioni epistemologiche e filosofiche di ampia portata.
DevOps e la rivoluzione del “saper fare”: filosofia, tecnologia e pragmatismo
Immaginate di essere al volante di un’auto d’epoca, impeccabile e affascinante. Ogni dettaglio è curato, il motore gira come un orologio svizzero, ma ora vi trovate su una superstrada moderna, circondati da auto elettriche che sfrecciano veloci e silenziose. Questa immagine illustra perfettamente il rapporto tra i modelli tradizionali di gestione IT, come ITIL o SDLC, e le necessità del mondo attuale, dominato da velocità, agilità e imprevedibilità.
Il sapere sommerso: le tesi di laurea come base per l’intelligenza artificiale?
Un’analisi del potenziale nascosto delle tesi di laurea italiane come base di conoscenza per l’intelligenza artificiale, tra barriere legali, opportunità tecnologiche e il sogno di un sapere finalmente accessibile a tutti.
Ma tu, amico mio, sai perché stai zappando?
Ti sei mai fermato a riflettere sul significato delle tue azioni quotidiane? In questa semplice domanda si cela una profonda riflessione. Perché facciamo ciò che facciamo? Perché ci alziamo ogni mattina e affrontiamo la nostra routine? Nel mondo aziendale, frenetico e scandito da obiettivi, scadenze e riunioni, fermarsi a riflettere sembra quasi un lusso.
Tra razionalità e narrazione: riflessioni sull’infocrazia
Viviamo in un’epoca che Heidegger avrebbe definito di Gestell, dove l’essere umano è ridotto a risorsa tecnologica e il suo rapporto con il mondo è mediato dall’informazione.
Bug, virtù e codice: lo stoicismo applicato al testing del software
Gli stoici ci invitano ad accettare ciò che non possiamo controllare – in questo caso, l’inevitabilità dell’errore in sistemi complessi – e a concentrare la nostra energia su ciò che possiamo cambiare: il modo in cui affrontiamo questi errori e impariamo da essi. Questa prospettiva trasforma il testing da un semplice controllo di qualità a un viaggio di scoperta e miglioramento continuo.
Sapere e tradizione come ingredienti del futuro
Una governance basata esclusivamente sulla conoscenza potrebbe cadere nella trappola dell’elitismo, alienando i cittadini comuni e creando una nuova forma di disuguaglianza. Tuttavia, ignorare il valore della competenza significa perpetuare un sistema inefficace e vulnerabile.
Proxy Culture: come tecnologia ed etica ridefiniscono il nostro rapporto con la realtà
Un proxy non è un semplice simbolo, ma un’entità che assume un ruolo operativo, permettendo un’interazione che sostituisce il contatto con il referente originale. Questa idea trova le sue radici nella semiotica di Charles Sanders Peirce, che distingue tra icone, indici e simboli. Nella proxy culture, però, i confini tra queste categorie si dissolvono. Un proxy non si limita a rappresentare; diventa esso stesso il referente operativo. Per esempio, una fotografia digitale non è solo la rappresentazione di un ricordo: diventa il ricordo stesso per chi la osserva.
Pensiero, paradossi e narrazioni: viaggio nelle contraddizioni dell’umanità contemporanea
Viviamo in un’epoca in cui il mito della razionalità e della produttività domina il pensiero, spesso soffocando la spontaneità e il pluralismo. Oggi, i comportamenti autodistruttivi come bulimia, autolesionismo o abuso di sostanze sembrano essere sempre più diffusi, specialmente tra i giovani. Questi fenomeni non sono compartimenti stagni, ma facce della stessa medaglia, entrambe radicate nella difficoltà di trovare un equilibrio tra controllo e vulnerabilità.
Il tempo del cambiamento
Il tempo è il filo conduttore che lega la nostra esistenza al cambiamento. Viviamo in un’epoca in cui il presente si accorcia e il futuro si affretta a diventare obsoleto. Questo ritmo incessante, scandito dalle innovazioni e dalle urgenze, ci costringe a riconsiderare il nostro rapporto con il tempo e i valori che lo definiscono. L’urgenza appartiene al dominio del fare, del “quando”, mentre l’importanza risiede nell’essere, in ciò che attribuiamo significato. Tuttavia, il confine tra questi due mondi si è fatto labile, spingendoci verso decisioni affrettate che raramente rispettano ciò che conta davvero.
Memoria, narrazione e crisi di significato: una riflessione filosofica sull'essere contemporaneo
L’essere umano vive sospeso in una tensione temporale: tra passato, presente e futuro, tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere. In questa condizione, memoria, narrazione e linguaggio si rivelano i pilastri della nostra esistenza. Sono strumenti essenziali per dare senso al caos del mondo, ma cosa accade quando questi pilastri si incrinano? Quando il tempo si riduce a lavoro e consumo, quando il linguaggio diventa sterile e i rituali perdono il loro valore simbolico? Siamo forse di fronte a una crisi non solo della memoria, ma anche del nostro essere-nel-mondo.
Oltre l’illusione del presente: identità, narrazione e la ricerca del sé in un mondo iperconnesso
L’articolo esplora la crisi dell’identità nell’era digitale, la frammentazione del tempo e la perdita della narrazione. Riflette sull’illusione dell’immagine pubblica, sulla solitudine come strumento di conoscenza e sulla necessità di rallentare per riscoprire un senso autentico, al di là dell’ansia da prestazione e della crescita infinita.
Accettare il fallimento come un passo necessario per crescere
Viviamo in una società che celebra il successo ma teme il fallimento, considerandolo un segno di incompetenza. Eppure, il fallimento è una tappa inevitabile di ogni crescita. Imparare a vederlo non come un ostacolo, ma come un’opportunità, ci permette di affrontare le sfide con maggiore consapevolezza. Questo articolo esplora come superare la paura del fallimento, abbracciare l’imperfezione e trasformare gli errori in strumenti di apprendimento.
Turn The Ship Around! – Filosofia della leadership tra controllo cognitivo e complessità
L’articolo esplora il tema della leadership adottando una prospettiva filosofica ispirata alla filosofia della mente e alla teoria della complessità. A partire dalla tradizionale distinzione tra gestione dei compiti e gestione delle relazioni all’interno di un team, il testo riflette sulla natura multidimensionale dell’ambiente organizzativo e sulla necessità di ripensare la figura del leader come regolatore di flussi informativi e relazionali, piuttosto che come semplice decisore. Il dialogo tra neuroscienze cognitive e filosofia della complessità offre l’occasione per interrogarsi su un modello di leadership che non si limiti a imporre ordine, ma sappia navigare la complessità, adottando una forma di controllo selettivo e situato, capace di riconoscere la pluralità dei conflitti e delle dinamiche in atto. Un intreccio tra filosofia, scienza cognitiva e teoria organizzativa.
Tra narrazione e razionalità: infocrazia, errore, e la sfida della transizione energetica tra ideologia e realtà
Quando pensiamo all’energia e al nostro futuro, immaginiamo spesso una corsa verso innovazioni straordinarie: pannelli solari, turbine eoliche, idrogeno verde. Ma dietro queste immagini c’è molto di più. L’energia è una storia di scelte, di paure e di errori, di tentativi e di idee abbandonate. È il riflesso di come una società racconta se stessa e il proprio rapporto con la natura e la tecnologia. In questo viaggio, ci muoveremo tra filosofia, storia e scienza per capire come la nostra visione dell’energia sia il risultato di narrazioni collettive e di razionalità spesso smarrite. Scopriremo perché il nucleare, da sempre temuto in Italia, è invece al centro di un dibattito cruciale per la nostra indipendenza e il nostro futuro. Perché l’energia non è solo una questione tecnica: è lo specchio di chi siamo e di chi vogliamo diventare.
Il cittadino labirintico: educare all’incertezza nella democrazia simulata
Siamo immersi in una Babele informativa dove ogni notizia è una verità provvisoria e ogni certezza dura lo spazio di un clic. Come può il cittadino globale distinguere il vero dal verosimile, il dubbio sano dalla manipolazione? Forse la risposta non è trovare nuove certezze, ma imparare a vivere nell’incertezza, coltivando il pensiero critico e la consapevolezza della propria fragilità cognitiva. Questo articolo propone un viaggio tra riflessioni e sguardi diversi, da Dominici a Mazzucchelli, da Varanini a Mezirow, per provare a rispondere.
L'Europa e il suo Gattopardo: aristocratici decadenti, arricchiti infidi e il suicidio di un continente
C’è un’immagine che descrive perfettamente l’Europa del nostro tempo: l’aristocrazia decadente del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Un’élite invecchiata, incapace di comprendere il cambiamento in atto, ostinata nel difendere il proprio status mentre il mondo intorno si trasforma. Così, mentre la storia avanza impetuosa, l’Europa rimane ferma, prigioniera delle sue stesse illusioni di grandezza passata.