La storia di Billy Milligan. Riflessioni sull’identità multipla

Non ci è dato sapere come sia andata veramente nel caso di Billy Milligan, ma leggendo la sua storia forse è lecito azzardare che nell’uomo non c’è un’unicità dell’essere e che in lui esistono tante parti e tanti ruoli più o meno autentici, più o meno costruiti. Billy Milligan è forse l’espressione massima della rappresentazione delle molteplici parti dell’essere che pensano e agiscono “materializzandosi” in modo frammentato, estemporaneo, liquido. Ciò avendo comunque consapevolezza dell’attendibilità medica e scientifica della patologia vera e propria. Una stanza piena di gente di Daniel Keyes è un libro originale ed avvincente che fa pensare e solleva tanti interrogativi sul famoso caso di Billy Milligan, sull’identità multipla e sull’interpretazione che ne viene fatta nei diversi campi di studio.

Veni, vidi, legi.

C'è una progressione meravigliosa nel trittico "veni, vidi, legi". Prima il movimento fisico, poi l'osservazione, infine l'assorbimento profondo. È come se, ogni volta che leggiamo, ripercorressimo in miniatura il cammino dell'umanità: dal nomadismo alla contemplazione, dalla superficialità alla profondità.

AI has been used and is being used non stop to "flood the zone"

Based on what has been writtenby Alan Blackwell in an article published in his Blog on the Cambridge Department of Computer Science and Technology (see link below) ChatGPT is a bullshit generator. To understand AI, we should think harder about bullshit, because AI litterally produces bullshit. It's a machine that aims to makes up stuff that sounds good. The work is done by an algorithm that imitate text found on the Internet, providing is predictive but not necesseraly logic or based on facts. [...] This is exactly what senior AI researchers such as Brooks, Bender, Shanahan and Hinton are telling us, when they explain how ChatGPT works.

Emilio

Nell'era dello storytelling rumoroso e della narrazione vuota, dominata da impulsi marketing e propagandistici, viviamo la crisi dell'esperienza narrativa, evidenziata dalla scomparsa di racconti, con il loro contenuto (contributo) di senso, di vissuto, e di orientamento. Quello che segue è un vecchio racconto di formazione dell'autore. Un racconto ìn senso proprio, con una sua durata nerrativa che nulla ha a che fare con la tanta informazione a cui siamo oggi tutti costantemente eposti. Ferrsi a leggere, prendersi tempo, prestare attenzione è un modo salutare per vivere il presente e rilassare la mente, ormai occupata dalla molteplicità, ripetitività e occupazione psichica delle cosiddette narrazioni.

Intelligenza Artificiale e cinema, la situazione che cambia

La "settima arte" sta vivendo un'ondata di investimenti e iniziative senza precedenti intorno all'Intelligenza Artificiale. Appaiono le prime produzioni artistiche completamente realizzate con piattaforme di intelligenza artificiale, e i primi festival di AI-Cinema fioccano negli Stati Uniti, in Asia e anche in Europa...insomma è facile prevedere che la "rivoluzione dell'IA" interesserà anche il cinema negli anni a venire. È quindi il momento, perché si parla di un settore con pretese artistiche, di fare qualche riflessione filosofica sull'argomento.

Naufraghi, folli o saggi?

Nell’era moderna viviamo tutti una condizione aleatoria, percepita come mutevole e densa di pericoli. Ci invita a provare a evitare il pericolo, oppure a fare ritorno al più presto a un luogo sicuro, meglio se sulla terraferma. È pur sempre possibile sfidare i limiti come fece Ulisse, oppure ritenersi imbarcati, una scelta che non vuole evitare il rischio ma lo accetta, nella forma di sfida, di scommessa con sé e con il mondo. Come sosteneva Pascal noi si sta sempre in mare aperto, non si può stare fuori dal gioco, non ci si può limitare a contemplare la sofferenza altrui ma ci si lascia coinvolgere, si passa all’azione.

Una società stanca, la nostra

La stanchezza occidentale odierna non sembra avere rimedi, tanto è diffusa, passivamente subita e narrativamente giustificata. Bisognerebbe avere maggiore consapevolezza, esercitare uno spirito critico.

Macchina e macchinazione da Ulisse a Turing

L'IA nasce con la domanda di Turing "può una macchina pensare?", e questa domanda è essenzialmente filosofica. Troppo rapidamente la si è trasformata nella ben più prosaica "può il pensiero essere meccanizzato?", riducendola a disciplina tecnica ancella della Philosophy of Mind e delle Scienze Cognitive. La Filosofia non può dunque ignorare l'Intelligenza Artificiale, i cui temi e le cui sfide interpellano profondamente il sapere filosofico.

L'arte di liberarsi dei libri, ovvero: chi ha paura di (cestinare) Virginia Woolf?

Che altro è buttare un libro se non una condanna a morte, una censura delle idee? Già, più o meno come buttare un cartone della pizza: anche su questi ultimi possono riportate scritte, notizie, racconti. Non è forse vero che ne Lo zoo di vetro Tom scriveva poesie in un magazzino stipato di scatole di scarpe? Le scatole stesse raccoglievano, nel grigiore silente della polvere, quel proibito anelito a una fuga impossibile. Erano parole dai toni patetici o letteratura in essere? Williams lascia che a insinuare la risposta sia il pubblico affranto.

La trampa del día

Relato, narración de un encuentro entre Aixa, Antonio y Brenno al borde de un terrero de lucha canaria con la complicidad de los dos angelitos.

Intelligenza artificiale e anima

Mentre molti sono oggi impegnati a creare nuovi possibili per l’Intelligenza Artificiale e ad allenarla a conoscere le sue energie, conoscenze, e passioni, che saranno la base su cui in futuro potrebbe anche costruire la sua vita transumana interiore, l’uomo moderno è sempre più in bilico, senza anima.

Sono stata in un luogo chiamato caos.

Leggere e scrivere sono sempre state le mie ancore di salvataggio nei periodi bui, nelle fasi difficili della vita, quando non sapevo da che parte rivolgermi e quando poi ce l'ho sempre fatta. Ho desiderio e speranza che le parole che scrivo possano arrivare ad altri/e come una piccola carezza, uno sguardo amorevole, un abbraccio confortante, un consiglio disinteressato. La divulgazione psicologica, il connubio tra psicologia e poesia, sono queste le mie gocce per il mare, quelle con cui voglio provare a contribuire per andare - insieme a tutti/e voi, con le vostre preziose gocce da riversare - verso un'Umanità più consapevole, più empatica, più evoluta, più autentica nella ricerca della propria Essenza. Questo testo “Sono stata in un luogo chiamato caos” è tratto dal mio ultimo libro “Opero a cuore aperto (il mio)” di Eretica Edizioni e si può acquistare nelle Librerie o in rete, ad esempio qui

La stultiferanavis en los mares españoles

Stultifera Navis es una iniciativa en constante movimiento, como lo es la de cada barco que se deja mecer y mover por las olas. Cualquiera que encuentre los motivos adecuados para participar en nuestro viaje está invitado a reservar una plaza en el barco, antes, durante y después de su botadura oficial. Los impulsores de esta iniciativa quisieran que, al hacerse a la mar y durante todo el viaje, el barco estuviera habitado en muchas de sus partes por personas que se juntan para estar juntas, que hablan y se escuchan para que se entienden, que saben que tienen que llegar lejos y que si no nos vamos ahora, el riesgo es no irnos nunca.

L'ange, la table et la rose

Cet article a été initialement publié dans le magazine Agora. L’agora, une agora et une encyclopédie: voies distinctes et complémentaires, l’encyclopédie fournissant les connaissances qui permettent de donner de la profondeur aux opinions et aux actualités présentées sur l’agora, ces informations donnant en retour l’occasion de découvrir les articles de l’encyclopédie.

Riflessi bestiali

Nativo nell'occidente cristiano, da laico non credente, ci si dovrebbe interrogare se e in che misura l'antico Codice di Hammurabi "occhio per occhio", citato persino nel Vangelo, sia stato almeno in parte superato dalle conquiste di civiltà degli ultimi secoli, cosiddetti illuminati in contrapposizione a quelli bui. Con il protrarsi di scontri armati in Africa, Medio Oriente e altrove affiorano invece timori circa le ricadute di un domani ancora più buio e cruento. E si consolida la certezza che l'ingiustizia, il genocidio e la bestialità commessa nei confronti delle vittime di oggi diventano semi di pogrom futuri.

Il ruolo della filosofia è “pedagogico”, per preservare e coltivare un atteggiamento critico

Una intervista "filosofica" di Carlo Mazzucchelli con Andrea Zhok, filosofo e professore di Antropologia filosofica e Filosofia morale, autore di numerosi libri e pubblicazioni. L'intervista è scaturita dalla lettura dell'ultimo libro pubblicato da Andrea Zhok ( Il senso dei valori. Fenomenologia, etica e politica). Un testo generoso, ricco e profondo, di cui consiglio a tutti la lettura. Un testo impegnativo ma che offre, a chi non si sia arreso al disorientamento umano e di pensiero dei nostri giorni, dentro una modernità occidentale in crisi, uno strumento interpretativo e filosofico di matrice fenomenologica. Uno strumento utile per provare a (ri)dare un senso all'azione umana, a esseri umani in carne e ossa, oggi sempre più accomunati e ridotti a semplici macchine computazionali e algoritmiche. La riflessione e la proposta formulata dall'autore passa attraverso "l'articolazione del valore", declinato in forme di vita comunitaria, concretezza e sintesi, da sviluppo della libertà in continuità con il passato, dall'accettazione della pluralità.

La vita tra le righe

Leggere tra le righe non è solo un'abilità, ma un modo di vivere: un'apertura costante verso i significati più profondi dell'esistenza, una ricerca continua di quelle verità che, come i migliori colpi di scena letterari, si nascondono proprio là dove sembrava non ci fosse nulla da vedere.

Un inquietante cortocircuito storico

La storia ci ha già mostrato cosa accade quando ci si arrende alla narrazione dominante. Oggi più che mai, abbiamo il dovere di rispondere. Con lucidità, con coraggio, con quella tensione ideale che ha reso l'Europa culla della civiltà moderna. L'alternativa è diventare un ventre sempre più molle, e sempre più irrilevante.

Cosa insegna l’analisi di un film sull’interazione con l’AI

Analizzare un film significa distinguere tra narrazione, estetica, simbolismo e contesto culturale: questo esercizio stimola la mente a riconoscere schemi e relazioni, anche in ambiti non pienamente dominati, che si rivelano competenze essenziali per affrontare sfide complesse in qualsiasi ambito. Questo articolo mostra come l’analisi di un film possa rafforzare le competenze analitiche, il pensiero critico e la proprietà di linguaggio di chiunque desideri affrontare sfide complesse con il supporto dell’AI.