Testi
La vita è sempre degna di essere difesa, rispettata, preservata
La vita potrebbe essere molto diversa da quella che stiamo vivendo, potrebbe essere semplice apparenza, una finzione, un simulacro di vita, una parodia di sè stessa. Ciononostante La vita è sempre degna di essere difesa, rispettata, preservata
Educazione Estetica: il potere generativo del sentire contro le derive della tecnologia
La Bellezza dell’essere folle sta nella sua assoluta libertà, di esistere a modo suo, di dire, di fare, di riscrivere o trasgredire le regole impunemente, di sputare in faccia le più crude verità, perché ad un folle puro si perdona tutto. Infatti, quando un criminale degno di condanna lo si dichiara impropriamente folle, si parla di lucida Follia: quale migliore ossimoro! Un contributo di riflessione di Annarosa Antonello.
Notte di Natale 1967
...Dal campanile della chiesa arrivava una musica evocativa del periodo. Fuori piovigginava fastidiosamente.
Cosa conviene a noi umani?
Per essere umani, per conoscere noi stessi, non abbiamo bisogno di paragonarci a macchine digitali. Non ci serve cercare forme di rispecchiamento in genelli digitali. Meglio dedicare maggior tempo e attenzione a cercare più profondità e ampiezza il nostro essere umani, una speicifictà irriducibile e irraggiungibile dalla macchina.
Architetture civili
Da un punto di vista politico, le architetture civili sono frutto del senso di responsabilità personale e sociale di progettisti che si considerano prima che tecnici, cittadini appartenenti ad una comunità, eredi di una storia, viventi in una cultura. Dalla posizione del cittadino, il progettista sviluppa strumenti per la cittadinanza attiva e per la partecipazione.
ChatGPT e i modi di fare un libro
Sullo scrivere libri e sull'essere autore/autrice di libri
Carta o schermo pari (non) sono?
In un contesto dominato dalla tecnologia digitale e dalle nuove conoscenze delle neuroscienze e della psicologia cognitiva, interrogarsi sul ruolo della lettura nello sviluppo del nostro cervello e nell’apprendimento può essere un viaggio utile e pieno di sorprese. Immersi dentro il surplus informativo della nostra epoca tecnologica e digitale, il rischio è di vedere messa in crisi l’emergenza della conoscenza e l’apprendimento, ma soprattutto la capacità della lettura profonda.
La questione della dignità umana nel Capitalocene
Abstract: La nozione di dignità umana è fondativa nel sistema internazionale dei diritti umani, tuttavia la sua definizione rimane incerta. Sebbene in un primo momento l’assenza di una formulazione razionale e univoca di questo concetto ha avuto l’effetto positivo di consentire la sua recezione e rielaborazione particolaristica nei diversi contesti culturali, garantendo l’espansione e lo sviluppo dei diritti umani, la policrisi che sta colpendo la comunità planetaria mette in luce l’inadeguatezza di tale fondamento dinanzi alla complessità del Capitalocene. In questo articolo analizziamo la crisi attuale del paradigma filosofico della dignità umana e proponiamo una sua riformulazione compatibile con il pensiero ecologico.
Ancora Foucault? Follia.
La riflessione foucaultiana sulla follia permette di cogliere quelli che, ancora oggi in molte realtà, sono aspetti condizionanti la visione del disagio psichico, percepito come specchio deformante delle nostre paure.
Storie dalla fine del mondo
Senza catastrofismi, evitando di lasciarsi prendere dal pessimismo, dall'angoscia e dall'ansia, ma con realismo, in questi tempi di policrisi, tutti possiamo condividere la percezione di un'epoca al suo tramonto. Un'epoca che vede il declino, per alcuni la disfatta, dell'Occidente ma soprattutto il benire meno delle certezze che nel secolos corso avevano fatto immaginare un progresso e un benessere senza fine. Così non è e il terzo millennio ce lo ricorda ogni anno. Per questo riflettere sul vivere alla fine dei tempi può essere utile, anche per esorcizzare quello che non vorremmo e forse non vogliamo neppure vedere.
Tecnologie e sviluppo del benessere psicobiologico
Un prontuario di sopravvivenza attiva, pensato per genitori, psicologi e psicoterapeuti. Alcune semplici regole per ridurre la fatica della genitorialità e contribuire al benessere psicobiologico dei bambini.
Poetando cammin facendo
Secondo Umberto Galimberti i poeti sono dentro la propria follia, la abitano e ci fanno i conti, la esprimono senza timore, a differenza dell’uomo comune che è abitato dalla propria follia senza conoscerla e anzi ignorandola o rimuovendola.
Pennacchi del reale e incontinenza del vuoto
𝗨𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗻𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝗰𝗮 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗲𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮𝗺𝗲𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻𝗲 del 5 novembre 2024.
Il declino si vede anche online
Viviamo l'Era digitale come se fosse una fase evolutiva e di progresso. Non ci rendiamo conto del montante disagio psicodigitale (DPD) che nasce dalla percezione di un declino in atto e che genera un malessere diffuso, individuale e collettivo, generato dalle tante crisi in atto ma anche da interazioni disfunzionali con la tecnologia che determinano ansie, insonnie, sbalzi d'umore, affettività negative, aggressività, e in generale un peggioramento dello stare bene sociale. Effetti e cause sono da ricercarsi nella vita di tutti i giorni, con le sue precarietà crescenti, con il disequilibrio crescente tra vita privata e lavoro, ecc. Su tutto però domina una sensazione sofferente e preoccupata di vivre una fase di declino dagli scenari futuri difficilmente modificabili.
Nuova Era Umana
L'Umanità è alle porte di un nuova era, che molto velocemente sta spalancando i suoi cancelli su nuovi orizzonti urbani sconosciuti e inquietanti.
Come e perchè svegliarsi dal coma?
Una riflessione nata all'improvviso, come reazione alle tante notizie che raccontano una realtà dalle molteplici sofferenze e crisi.
Eventi, cornici e social network
La nostra vita è piena di eventi, tutto è vissuto come un evento, oggi sempre declinato al presente continuo del tempo tecnologico a cui siamo assuefatti. Ogni evento determina nuovi orizzonti di senso, il modo con cui percepiamo e ci relazioniamo alla realtà.
In assenza di corpi ci innamoriamo di macchine
Siamo sempre in movimento verso Altrovi virtuali e digitali, dovremmo farlo attraverso esperienze esistenziali fatte di scelte e di azioni etiche capaci di dare un senso alla vita, anche a quella degli Altri, rivalutando i loro volti e gli sguardi. Nella consapevolezza che il nostro essere è bisognoso dell’Altro, dipende dalla vicinanza e dalla presenza, dalla comunicazione con e dal riconoscimento dell’Altro, dal suo desiderio a noi rivolto che poi è un desiderio di farsi riconoscere, uguale al nostro. Anche nella conflittualità che ne deriva. A caratterizzare l’incontro è lo sguardo, a volte reificante, giudicante, sconvolgente e destabilizzante ma anche rincuorante perché fa sentire meno soli, capiti, compresi, ci identifica, ci fortifica, riempie il nostro vuoto, attiva in noi nuove possibilità e ci realizza, pur nella contrapposizione, nella negatività e nella conflittualità. Recuperare corpo, volto e sguardo è diventata una missione per tutti ma per realizzarla serviranno coraggio, capacità di pensiero e tanta cura.
Superficiale pensare che umani e intelligenza artificiale siano due fazioni contendenti
Le macchine sono un mezzo, come il bastone, la pietra o il jet supersonico, per consentirci di raggiungere i nostri obiettivi. Così come un direttore d’orchestra non è irrilevante solo perché i musicisti suonano il loro rispettivo strumento meglio di quanto lui mai saprebbe fare, anche la specie umana non perderà il suo ruolo fintanto che sarà in grado di dirigere gli strumenti che ha creato. Gli esseri umani devono prepararsi a un futuro da direttori d’orchestra, senza però perdere quell’insieme di conoscenze e competenze che ci potranno consentire di rimediare velocemente qualora uno degli strumenti iniziasse a essere stonato.
Guarda in alto, oltre lo schermo!
Una riflessione sul film Don't Look Up per dire che il vero messaggio del film è il richiamo a guardare con occhi diversi, attenti, non superficiali ma profondi, con razionalità ed emotività, alla realtà e a cosa ci sta succedendo, alla stupidità diffusa, al linguaggio che pratichiamo, a come si è ridotta la politica, alle emergenti tendenze antiscientifiche in forma di teorie complottiste, alla tanta disinformazione circolante e in particolare alla misinformazione da noi stessi auto-alimentata.