Testi
Disorientati e in fuga nel Metaverso
Il Metaverso è già qui e non se ne andrà perché viviamo già dentro mondi virtuali scambiati per reali. Dobbiamo imparare a conviverci, provare ad abitarlo e sperimentarlo, in tutte le forme nelle quali si materializzerà. Conviene però farlo con disincanto, (tecno)consapevolezza, capacità critica, ricordandosi sempre di essere umani. Ibridati e aumentati tecnologicamente, trasformati digitalmente, ma sempre esseri umani, persone prima ancora che individui, capaci di libero pensiero e di libertà di scelta. Il Metaverso prossimo venturo in formazione come ambiente proprietario spingerà verso mondi disincarnati, (f)utilitaristici e individualisti, ma non potrà mai essere separato dal mondo reale.
Metaverso e Nostroverso
Viviamo un’era tecnologica caratterizzata dalla sparizione del corpo, trasformatosi ormai in profilo digitale, avatar, simulacro, semplice riflesso dentro uno schermo specchio. Senza dover attendere il Metaverso, siamo già dentro mondi virtuali nei quali viviamo pseudo-vite digitali determinate da codici stranieri (software), algoritmi e intelligenze artificiali. Mentre aspettiamo di vedere il “Metaverso mondo” che ancora non esiste, è arrivato il tempo del disincanto, del distacco, dell’andare oltre ed altrove. Per farlo bisogna praticare l’Oltrepassare: pensare, porsi delle domande, approfondire, scegliere. Con l’obiettivo di recuperare una socialità incarnata, il con-tatto con l’Altro inteso come persona con la quale ritrovarsi, cambiare il ritmo della propria vita e tornare a esistere, davvero.