Capitoli della mia storia

Ogni piccola ruga racconta un momento: quella agli angoli degli occhi parla delle risate condivise, delle serate con gli amici quando il tempo sembrava non passare mai, quando le battute si susseguivano e l'allegria riempiva l'aria.

Le piccole rughe intorno alle labbra sono i baci dati e ricevuti, sono i sorrisi scambiati con l'amore della mia vita, quando gli occhi si strizzavano di gioia pura e il cuore batteva come un tamburo impazzito.

Sulla fronte porto i piccoli segni delle preoccupazioni materne: notti insonni accanto a un figlio con la febbre, attese per il loro ritorno a casa, preghiere silenziose per il loro futuro. Ogni ruga è una veglia d'amore.

E poi ci sono quelle più profonde, scavate dalle lacrime per chi non c'è più, per gli addii non voluti, per gli arrivederci diventati addio. Sono cicatrici d'amore, testimoni di legami che il tempo non può spezzare.

Queste piccole rughe sono la mia mappa personale, un'autobiografia scritta sulla pelle. Raccontano di gioie intense e dolori profondi, di risate e lacrime, di abbracci e distacchi.

Cancellarle? Mai. Sarebbe come strappare pagine dal libro della mia vita, come negare i momenti che mi hanno resa quella che sono. Ogni segno sul mio viso è un filo della trama che compone il tessuto della mia esistenza.

Le mie piccole rughe non sono nemiche da combattere, ma medaglie da portare con orgoglio. Sono la prova che ho vissuto intensamente, che ho amato profondamente, che ho riso sinceramente.

Sono il mio album fotografico personale, dove ogni linea è un ricordo prezioso, ogni piega una testimonianza di vita vissuta. Non sono segni di vecchiaia, ma certificati di autenticità della mia storia.

Guardandomi allo specchio ora sorrido, perché vedo, non solo il mio riflesso, ma l'eco di tutti i momenti che hanno dato senso e bellezza alla mia vita. Le mie rughe sono la mia eredità, il mio tesoro più intimo e prezioso.