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Una riflessione mattuttina scaturita dalla melodia nella testa di una canzone di Gorgio Gaber.

Se ne Γ¨ scritto molto e si continua a scriverne. Abbiamo fuso, dentro l'altoforno del presente, passato e futuro con il presente, ne Γ¨ derivato un presentismo malato (𝒯𝐻𝐸 𝐡𝐼𝒒 𝒩π’ͺ𝒲) che ci impedisce di prefigurare scenari futuri ottimisti.

In questo presente sguazziamo come maialini appena nati, ignari della sorte a cui sono (siamo) destinati, nella piΓΉ assoluta inconsapevolezza di quello che sta giΓ  emergendo come il "futuro" che verrΓ . Un futuro giΓ  scritto ma che potrebbe essere piΓΉ accogliente se in molti si operasse giΓ  da oggi per renderlo tale.

Questo pensiero mattutino mi ha ricordato Giogio Gaber e le innumerevoli sue canzoni anticipatrici. Mi sono ricordato soprattutto di una canzone nella quale invitava a vivere il PRESENTE. Non il presente sopraffatto dal surplus informativo, dalle infatuazioni per macchine, piattaforme e IA allucinatorie che, grazie a noi, quel surplus generano, ma un "presente" fatto di tante cose umane come l'ingenuitΓ , il respiro, la lentezza, il fluire del pensiero e della coscienza, la sensazione calda che il "destino" sia ancora nelle nostre mani.

Per chi non se la ricordasse:



𝐋'𝐒π₯π₯𝐨𝐠𝐒𝐜𝐚 𝐚π₯π₯𝐞𝐠𝐫𝐒𝐚


Da solo
Lungo l'autostrada
Alle prime luci del mattino
A volte spengo anche la radio
E lascio il mio cuore incollato al finestrino
Lo so
Del mondo e anche del resto
Lo so
Che tutto va in rovina
Ma di mattina
Quando la gente dorme
Col suo normale malumore
π™ˆπ™ž π™₯π™ͺΓ² π™—π™–π™¨π™©π™–π™§π™š π™ͺ𝙣 π™£π™žπ™šπ™£π™©π™š
π™π™€π™§π™¨π™š π™ͺ𝙣 π™₯π™žπ™˜π™˜π™€π™‘π™€ π™—π™–π™œπ™‘π™žπ™€π™§π™š
𝙐𝙣'π™–π™§π™žπ™– π™œπ™žΓ  π™«π™žπ™¨π™¨π™ͺ𝙩𝙖
𝙐𝙣 π™₯π™–π™šπ™¨π™–π™œπ™œπ™žπ™€ 𝙀 π™˜π™π™š π™£π™š 𝙨𝙀
𝙀 𝙨𝙩𝙀 π™—π™šπ™£π™š
Io sto bene come uno quando sogna
Non lo so se mi conviene
Ma sto bene, che vergogna
Io sto bene
Proprio ora, proprio qui
Non Γ¨ mica colpa mia
Se mi capita così
È come un'illogica allegria
Di cui non so il motivo
Non so che cosa sia
È π’„π’π’Žπ’† 𝒔𝒆 π’Šπ’Žπ’‘π’“π’π’—π’—π’Šπ’”π’‚π’Žπ’†π’π’•π’†
π‘΄π’Š π’‡π’π’”π’”π’Š 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒐 π’Šπ’ π’…π’Šπ’“π’Šπ’•π’•π’
π‘«π’Š π’—π’Šπ’—π’†π’“π’† π’Šπ’ 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆𝒏𝒕𝒆
Io sto bene
Quest'illogica allegria
Proprio ora, proprio qui
Da solo
Lungo l'autostrada
Alle prime luci del mattino
π™΅πš˜πš—πšπšŽ: π™Όπšžπšœπš’πš‘πš–πšŠπšπšŒπš‘

Pubblicato il 07 febbraio 2025

Carlo Mazzucchelli

Carlo Mazzucchelli / β›΅β›΅ Leggo, scrivo, viaggio, dialogo e mi ritengo fortunato nel poterlo fare – Co-fondatore di STULTIFERANAVIS

c.mazzucchelli@libero.it http://www.solotablet.it