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I libri sono più di un'evasione: sono una via di ritorno a noi stessi. In loro troviamo non solo la fuga dal presente, ma gli strumenti per affrontarlo con rinnovata forza. Sono specchi magici che riflettono non solo ciò che siamo, ma ciò che potremmo diventare. E in questo potenziale di trasformazione risiede il loro più grande dono: la promessa che, attraverso le parole, possiamo sempre ricominciare, sempre rinascere, sempre ritrovare la strada verso casa.

"𝘎𝘳𝘢𝘻𝘪𝘦 𝘢𝘪 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘪:
𝘛𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘦𝘳𝘢 𝘤𝘢𝘯𝘤𝘦𝘭𝘭𝘢𝘵𝘰.
𝘛𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘦𝘳𝘢 𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰.
𝘛𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘦𝘳𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘥𝘰𝘯𝘢𝘵𝘰.
𝘛𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘦𝘳𝘢 𝘳𝘪𝘱𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰"
(Joël Dicker).



Nel silenzio di una pagina bianca, tra le righe di inchiostro nero che danzano davanti ai nostri occhi, si nasconde una magia antica quanto l'umanità stessa. I libri, questi fedeli compagni di viaggio, non sono solo semplici oggetti di carta, ma sono portali verso dimensioni infinite di guarigione e rinascita.

"Tutto era cancellato." Immergersi nelle parole stampate ha il potere di dissolvere il peso del presente. Pagina dopo pagina, i nostri problemi quotidiani sfumano, sostituiti da mondi alternativi dove possiamo temporaneamente dimenticare chi siamo e cosa ci affligge.

"Tutto era dimenticato." In questo oblio letterario troviamo paradossalmente la nostra memoria più autentica. I libri ci permettono di dimenticare selettivamente, di mettere in pausa il rumore della vita per ritrovare il silenzio necessario alla comprensione.

"Tutto era perdonato." Nelle storie degli altri, nelle loro cadute e risalite, troviamo lo specchio delle nostre imperfezioni. I personaggi dei libri ci insegnano che il perdono, verso gli altri e verso noi stessi, non è debolezza, ma la più grande forma di forza. Attraverso le loro esperienze, impariamo a perdonare i nostri errori, comprendendo che sono parte del grande romanzo della vita.

"Tutto era riparato." I libri sono maestri silenziosi del restauro dell'anima, ricompongono i frammenti sparsi della nostra esistenza, cuciono gli strappi delle delusioni, ridipingono di significato le parti sbiadite della nostra storia. Non è una riparazione che cancella le cicatrici, ma le trasforma in segni di saggezza.

In questo processo di guarigione attraverso le parole, non siamo semplici lettori passivi, ma siamo creatori di significato. Ogni libro è un dialogo intimo tra l'autore e il lettore, e in questo incontro, nella fusione tra le parole sulla pagina e i nostri pensieri più profondi, avviene il miracolo: la trasformazione del dolore in bellezza, del caos in ordine, della ferita in guarigione.

Perché i libri sono più di un'evasione: sono una via di ritorno a noi stessi. In loro troviamo non solo la fuga dal presente, ma gli strumenti per affrontarlo con rinnovata forza. Sono specchi magici che riflettono non solo ciò che siamo, ma ciò che potremmo diventare. E in questo potenziale di trasformazione risiede il loro più grande dono: la promessa che, attraverso le parole, possiamo sempre ricominciare, sempre rinascere, sempre ritrovare la strada verso casa.

Pubblicato il 12 febbraio 2025

Camilla Scatena

Camilla Scatena / Direttore Aziendale (per hobby) - Bibliofila (di professione)

camilla.scatena@gmail.com