Go down

Chi, di fronte alla realtà malata odierna, ha un rigetto esistenziale, può rivolgersi alla lettura, sia essa intensiva o estensiva.


Un modo per estraniarsi, stare lontano dagli schermi, eliminare conati di vomito, immergendosi e al tempo stesso cercando di (ri)dare senso e significato alle parole, ai racconti e alle narrazioni, alla poesia.

Un modo per confrontarsi con quanto è stato scritto in tempi precedenti e misurarlo con la pochezza dei nostri tempi.

Leggere è anche un modo per accumulare conoscenze utili per (ri)orientarsi, prepararsi alla fine di un’epoca, al cambio di paradigma, per formulare principi e valori con i quali provare a contrastare il buio (la ὕβρις) dei nostri tempi.

Di questi tempi il buio non è un termine usato casualmente.

Serve a raccontare l’accecamento mentale e lo smarrimento della coscienza.

Aiuta a comprendere cosa voglia dire essere annebbiati, mentalmente e psichicamente, essere risucchiati nelle tenebre, così impauriti da rischiare la follia (quella del dissolvimento della ragione, non quella razionale che permette di "andare oltre gli orizzonti abituali" dei comportamenti correnti che caratterizzerà il progetto 𝑺𝑻𝑼𝑳𝑻𝑰𝑭𝑬𝑹𝑨 𝑵𝑨𝑽𝑰𝑺: (questa la sua newsletter https://shorturl.at/eVtEX ) nella sua evoluzione futura.

Imprigionati dentro schermi luminosi, abbaglianti, sfolgoranti e lucenti, fingiamo (occultiamo a noi stessi) di non vedere quanto siamo in realtà immersi (fagocitati) in realtà fosche e nuvolose, temporalesche, plumbee.

Il fingere aiuta a tenere lontano l’angoscia, la disperazione e l’ansia, la paura di smarrire la mente e inibire la lucidità di pensiero, di comprensione e di giudizio.

Bisognerebbe essere coraggiosi, capaci di fare un salto nel buio, arrischiandosi e osando per avventurarsi dentro la realtà convinti di avere gli strumenti e ancora la possibilità di (per) cambiarla.

La domanda emergente obbliga a chiedersi se e come ce la si può fare, a cosa serve il coraggio individuale senza coraggio e azione collettiva.

Se la risposta è negativa, meglio rassegnarsi e aspettare che “𝑨𝒅𝒅𝒂 𝒑𝒂𝒔𝒔à '𝒂 𝒏𝒖𝒕𝒕𝒂𝒕𝒂” e, in attesa che torni ad albeggiare, leggersi un bel libro.

Su tutto la consapevolezza che la “𝘯𝘶𝘵𝘵𝘢𝘵𝘢” sarà molto lunga.

StultiferaBiblio

Carlo Mazzucchelli

Carlo Mazzucchelli / ⛵⛵ Leggo, scrivo, viaggio, dialogo e mi ritengo fortunato nel poterlo fare – STULTIFERANAVIS Co-founder

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