"Mi piace tanto la poesia... La poesia è piena di metafore. Comprendere le metafore aiuta a rendere il pensiero agile, intuitivo, flessibile, acuto". Con queste parole, Papa Francesco ci ha aperto il suo cuore, rivelando come considerasse la poesia non solo una forma d'arte, ma uno strumento essenziale per coltivare l'immaginazione e la libertà interiore.
Durante il Suo cammino spirituale e intellettuale, Francesco ha abbracciato l'opera di grandi autori: Dante Alighieri, con la sua esplorazione dell'animo umano; Dostoevskij, che ci guida nelle profondità della psiche; Borges, con le sue narrazioni labirintiche; e altri come Virgilio, Hölderlin e Tolkien. Questi maestri della parola non hanno solo arricchito il suo pensiero, ma hanno creato un prezioso legame tra fede e cultura.
Con lo sguardo colmo di tenerezza verso l'umanità, il Santo Padre ci ha confidato quanto romanzi e poesie possano nutrire non solo la mente ma soprattutto il cuore. Ha condiviso con noi il ricordo affettuoso di quando, giovane insegnante, scoprì la gioia di vedere i Suoi studenti innamorarsi della letteratura. È con questa stessa delicatezza che ci ha invitato a trovare i libri che parlano alla nostra vita, diventando "veri compagni di viaggio".
In un mondo dominato da schermi e velocità, Francesco ci ha preso per mano mostrandoci una differenza importante: mentre nei media audiovisivi siamo solo spettatori, nella lettura diventiamo creatori, trasformando con la nostra immaginazione ogni pagina in un'esperienza unica.
Con parole calde e accoglienti, il Papa ha descritto i libri come "oasi" nei momenti di solitudine o delusione, quando "neanche nella preghiera riusciamo a trovare ancora la quiete dell'anima", trasformando la letteratura in un rifugio che ci aiuta "a passare la tempesta".
Il cuore del suo messaggio è racchiuso nella definizione presa in prestito da Borges: leggere è "ascoltare la voce di qualcuno". Nell'ascolto dell'altro attraverso le pagine, impariamo a uscire da noi stessi per abbracciare l'esperienza umana nella sua ricchezza.
Con la compassione che lo ha sempre contraddistinto, Francesco ci ha mostrato come la letteratura ci faccia entrare nelle vite altrui: sentiamo il pianto dell'abbandonato, condividiamo le speranze di chi è in difficoltà, comprendiamo il dolore dell'emarginato. Leggendo, "ascoltiamo" persone che forse non incontreremo mai, ma che arricchiscono la nostra umanità.
Nel suo messaggio al mondo, il Papa ha utilizzato le metafore letterarie per spiegare concetti teologici complessi, rendendo il suo messaggio accessibile a tutti e dimostrando come la bellezza dell'arte possa illuminare anche le verità più profonde della fede.
L'eredità letteraria di Papa Francesco
Durante la giornata di ieri ho letto post meravigliosi in memoria di Papa Francesco. Ma oggi vorrei ricordarLo attraverso la Sua profonda passione per la poesia ✍️ e la letteratura, testimoniata dall'opera "Viva la poesia!", curata da Antonio Spadaro per le Edizioni Ares.
StultiferaBiblio
- Francesco (Jorge Mario Bergoglio), Laudato si'. Lettera enciclica sulla cura della casa comune Editrice Elledici, 2015,
Pubblicato il 22 aprile 2025